martedì 28 gennaio 2014

Escursionismo: pendenze e conversione dei dislivelli in distanza virtuale

La tabella svizzera utilizza alcuni calcoli matematici, ma questi si basano sull'esperienza e sui riscontri di migliaia di escursionisti. Nessuno potrà comunque trovare un’assoluta sintonia fra i dati della tabella e i propri risultati, e ciò è chiaro, ma raffrontandoli su percorsi di diversi dislivelli, distanze e pendenze si vedrà che lo scarto percentuale sarà abbastanza costante.
Conoscendo a priori distanze e dislivelli è quindi possibile stimare, con decente approssimazione, il tempo necessario per completare un qualunque percorso. Ma non dobbiamo dimenticare che anche le pendenze rivestono un ruolo importante, a volte fondamentale, e penso sia opportuno ricordare cosa si intende per pendenza.
Si tratta del rapporto fra il dislivello superato lungo un certo percorso e viene espresso in percentuale. Esempio: una “pendenza del 7%” indica che si guadagnano (o perdono) 7m di quota per ogni 100m percorsi. La semplicissima formula per ricavare la pendenza è: dislivello/distanza. Un percorso di 3.300 con dislivello di 429m fra le quote di partenza e di arrivo avrà una pendenza media del 13% (429/3.300).
Non si deve confondere la pendenza con l’inclinazione che è un angolo e pertanto viene misurato in gradi (°).
Ciò premesso, veniamo al nocciolo della questione. Al fine di trovare un soddisfacente coefficiente di conversione dei dislivelli in distanza virtuale, ho calcolato le variazioni delle distanza percorsa rispetto a quella in piano per penndenze fino al 20% con intervallo di 2,5%. Applicando la formula:
(m in piano - m con pendenza x%) / dislivello
si possono quantificare i metri di percorso persi  (o guadagnati, se si va in leggera discesa) per ogni metro di dislivello, secondo le varie pendenze, ed ecco i risultati:
Interpretazione: affrontando una salita al 5%, per ogni metro di dislivello (secondo la tabella svizzera) si percorrono 3,20m in meno rispetto alla previsione per un tragitto in piano. Quindi 100m di dislivello (se la pendenza è del 5%) equivarrebbero a 320m di percorso.
Questi calcoli prescindono dalla velocità e quindi dal tempo impiegato. Inoltre potete notare che in discesa, fino a poco oltre il 10%, ci sarà un guadagno. Lo stesso percorso appena preso in esame, se fatto al contrario, ci permetterà di percorrere 2,07m in più per metro di dislivello perso, vale a dire 207m. E questo porta ad una regola generale: ciò che si perde in salita, non si riguadagna in discesa!! E con l’aumentare delle pendenze anche la discesa diviene più lenta.

Per ora mi fermo, ma non finisce qui …

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