venerdì 27 giugno 2014

Escursionismo: pulizia sentieri, segnaletica e messa in sicurezza

Risolta, spero definitivamente, la situazione bar/chiosco sul Sentiero degli Dei prendo spunto da alcuni commenti nei quali, pur restando nell'ambito escursionistico, qualcuno è andato un po’ fuori argomento tirando in ballo e invocando pulizia dei sentieri, segnaletica e la fatidica “messa in sicurezza”.
In alcuni post precedenti ho già affrontato alcuni aspetti di questi argomenti, in particolare in merito alla segnaletica, e comunque sia vi dico come la penso.
PULIZIA: premesso che chiaramente non parlo di rifiuti, dovrebbe essere limitata alla potatura e sfalciatura leggera e mirata. L’obiettivo dovrebbe essere semplicemente e unicamente quello di mettere gli escursionisti in condizione di poter vedere dove mettono i piedi. 
Basta anche solo mezzo metro di larghezza, mentre è assolutamente inutile e dannoso pulire con il decespugliatore allargandosi di due metri per lato. 
La maggior parte di quelli che vanno in escursione lo fanno per stare in ambiente naturale, vogliono camminare fra erba, fiori e cespugli, non in un “deserto”. Quante volte abbiamo visto inopportuni e devastanti tagli di erba e fiori (incluse Orchidee, specie protette) che si sono estesi lungo le ripe dove nessuno andrà mai. Con meno soldi e uomini si sarebbero potute sistemare tante piccole cose ben più necessarie.
SEGNALETICA: tabelle ben fatte e complete dovrebbero essere sistemate esclusivamente a inizio sentiero, quindi in ambito semi-urbano (di solito sta nel parcheggio). 
Le frecce segnaletiche con destinazioni e distanze (ed eventualmente tempi) dovrebbero essere il minimo indispensabile e posizionate in prossimità di incroci principali. Si dovrebbe solo rafforzare la segnaletica bianco/rossa, in particolare vicino alle biforcazioni e intersezioni, ma dovrebbe essere prevista solo per i sentieri principali. Non si può pensare di segnare tutti i sentieri, tracce e varianti.
MESSA IN SICUREZZA: altro tasto dolentissimo. Con questa dizione si sono giustificati interventi costosissimi, inutili e malfatti. Solo in rari casi gli escursionisti ne hanno tratto un effettivo vantaggio.
Per esempio, tanto per parlare di un percorso conosciuto dalla maggior parte degli escursionisti, la quasi totalità dei passamano lungo il Sentiero degli Dei è assolutamente inutile. Partendo da Nocelle, c’è passamano fin oltre la calcara e fino alla base della prima rampa di scale. Eppure non ci sono strapiombi, talvolta non c’è neanche un metro di dislivello a valle e nel primo tratto si appoggia ad una precedente recinzione! Al termine della suddetta rampa di scale, subito dopo i pochi scalini in cemento con ringhiera metallica, esisteva un panoramico e sicuro belvedere … è stato chiuso e reso inaccessibile dai passamano.
Andando più avanti si troveranno tanti tratti con strapiombi e più stretti di quelli appena citati, ma lasciati senza passamano (per esempio in zona Cannati). A mio parere, l’unico intervento giustificato è quello al limite est del Vallone Nocelle dove, oltre a posizionare una ringhiera, il sentiero è stato opportunamente allargato a monte. Fino ad una dozzina di anni fa quel passaggio, relativamente stretto e senza protezione, pur non essendo assolutamente pericoloso creava non pochi problemi a chi soffriva di vertigini.
 

Io sono dell’opinione che Chi se mette pe’ mare, adda sape’ primma nata’, (Chi va per mare, deve prima saper nuotare) detto napoletano, nonché quinto comandamento del Decalogo dei Free Ramblers. Vale a dire che chi vuole praticare l’escursionismo andando in montagna e non solo sui sentieri larghi, comodi, ben battuti e senza grandi salite, deve essere preparato, attrezzato e disposto a tornare a casa con qualche occasionale graffio oltre che impolverato o infangato. Non è assolutamente ipotizzabile pensare di diserbare, spazzare, allargare, spianare e delimitare con passamano tutta la rete sentieristica. In questo malaugurato caso, per fortuna irrealizzabile, la maggior parte dei veri escursionisti (pur non avendo niente a che vedere con i cosiddetti Rambo) perderebbero quasi ogni interesse nell'andare in giro.
Non voglio assolutamente apparire “razzista” o “elitario”, ma sono fermamente convinto che debba rimanere la distinzione fra escursione in montagna e passeggiata nel parco cittadino (dove si possono trovare panchine, fontane, bar, percorsi larghi e livellati, ecc.). 

1 commento:

  1. Per la messa in sicurezza di un sentiero, i passamano in legno andrebbero aboliti: non sono per niente sicuri ma danno soltanto una sensazione di sicurezza. Nella maggior parte dei casi non possono essere utilizzati per appoggiarvisi, soprattutto se a margine di uno strapiombo!

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