lunedì 2 giugno 2014

Escursionismo, sport e ambiente: manteniamo puliti i sentieri

Durante questi ultimi tre giorni ho camminato per quasi tutta la Penisola seguendo l'itinerario della 100km da me promossa. Con i miei compagni di escursione abbiamo constatato con piacere che l'escursionismo in Costiera Amalfitana, Monti Lattari e Penisola Sorrentina è ormai una bella realtà abbastanza consolidata e si vedono sempre più camminatori indipendenti che, muniti di cartine, guide o fogli descrittivi dei self-guided tours si avventurano anche lungo sentieri finora meno frequentati come quello della Conocchia, quello che attraversa la frana, Monte Comune e via discorrendo. 
Abbiamo notato che anche gli sport in ambiente naturale stanno riscuotendo un notevole successo e sempre più spesso incontriamo lungo i sentieri podisti e ciclisti, sia in allenamento che in gara, ed anche di questo sono molto contento. 
Ma qui vengono anche le dolenti note ... 
Infatti negli ultimi anni ho constatato che non tutti gli organizzatori di eventi sportivi, in particolare di gare di Trail Running o di Mountain Bike, al termine della manifestazione si preoccupano di mandare qualcuno a ritirare le centinaia di metri di strisce di plastica bianco/rosse sparse lungo vari chilometri di sentiero. Per fortuna la maggior parte lo fanno e direi che sono proprio loro quelli che dovrebbero richiamare i propri colleghi ed invitarli a lasciare i sentieri come erano. Questo è uno di quei casi nei quali a causa di pochi scostumati incivili una intera categoria di persone (per bene) viene screditata
Ieri abbiamo visto bandierine e nastri posizionati sulla Conocchia per una gara podistica e poco più avanti, fra i faggi del Faito, c'erano innumerevoli strisce di plastica che delimitavano e indicavano il percorso per una gara di mountain bike (in corso). 
Stamattina fra Montepertuso e le Tese per Santa Maria del Castello abbiamo visto tanta altra plastica bianco/rossa per una gara in corso.
In quanto sportivo, praticante un'attività agonistica in ambiente naturale (Orienteering), apprezzo moltissimo chi partecipa a gare fra boschi, prati e lungo i sentieri e ancor di più gli organizzatori che si sobbarcano un gran lavoro senza certamente arricchirsi, anzi impiegando il loro tempo e denaro.
Ma come tutti quelli ai quali piace correre in ambiente naturale (pulito) sono il primo a lamentarsi con gli organizzatori che non rispettano l'ambiente. Per fortuna nell'Orienteering è d'obbligo ripulire immediatamente tutte le aree utilizzate e ritirare tutte le segnalazioni e, per quanto mi risulta, tutte le società fanno quanto richiesto. Non so cosa stabiliscano i Regolamenti delle altre Federazioni, ma penso che siano più o meno simili.
Pertanto spero che dai boschi del Faito, dai sentieri della Conocchia e nei dintorni di Montepertuso vengano al più presto rimossi tutti i nastri di plastica bianco/rossi e che gli stessi atleti sollecitino in futuro la "pulizia" dei percorsi cooperando fattivamente anche se non sono obbligati. Inoltre sarebbe opportuno che gli stessi atleti locali che si allenano su sentiero qualora trovassero eventuali segnali "dimenticati" li rimuovano 

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