domenica 26 ottobre 2014

Corde, passamano e scalini … utili e inutili

Continuando il discorso iniziato nel precedente post, affronto l’argomento sicurezze che lungo i sentieri hawaiiani più che tali sono dei semplici aiuti, sempre benvenuti e talvolta veramente necessari. Infatti in quasi tutte le escursioni non lungo costa si affrontano tratti con pendenze notevoli e indipendentemente dalla ripidità un aiuto è spesso indispensabile. La particolare orografia di Oahu crea delle aree completamente distinte dal punto di vista climatico: la parte occidentale dell’isola è arida, in quella centrosettentrionale e lungo la costa di Honolulu piovono fra i 500 e i 1.000mm (più o meno quanto da noi), ai piedi del ripidissimo versante nord-orientale si raggiungono i 2.000mm, ma lungo il Koolau Range al di sopra dei 600m le precipitazioni medie annuali superano i 5.000mm e nelle parti più alte si arriva a 9.000mm. 
Di conseguenza, a meno che non ci siano vari giorni consecutivi asciutti, nella parte alta di quasi qualunque ascesa verso il Koolau Range si trova fango e le corde sono provvidenziali. Qui sotto fornisco qualche esempio, anche di come ci si riduce se ha piovuto nei giorni precedenti.
  

  
Scorrendo le foto delle mie escursioni sull’isola di Oahu vedrete che di corde ce ne sono veramente tante sparse qui e lì o per aiutare gli escursionisti nei passaggi difficili o per tirarsi fuori dal fango. Ma la cosa singolare è che nessuno sa (o almeno nessuno vi dirà mai) chi fissa queste corde, ognuna di diversa fattura e diversa lunghezza. Nel precedente post accennavo alla responsabilità che, specialmente negli Stati Uniti, nessuno si vuole prendere. Ergo, anche nell’improbabile caso di un incidente derivante dall’uso delle corde non si potrà perseguire nessuno legalmente. Situazioni vagamente simili esistono anche dalle nostre parti come le scalette metalliche di Punta Campanella o le catene e corde di ferro dell’Anginola. Ed anche in questi casi è bene che non si sappia chi le mette in modo che potremo continuare ad usufruirne con il dovuto buonsenso di escursionisti assennati, a nostro rischio e pericolo. Al contrario trovo che siano potenzialmente molto più pericolosi i tanti passamano e ringhiere in legno di castagno che danno un falso senso di sicurezza in quanto si deteriorano rapidamente e dopo solo pochi anni senza alcuna manutenzione non sono assolutamente affidabili.
La messa in sicurezza tanto sbandierata da varie amministrazioni in realtà di sicurezza ne fornisce molto poca e spesso nei punti nei quali non ce n’è alcun bisogno (p.e. Tese di Positano). Pur essendo vero che in questo modo almeno si riescono a spendere  dei soldi della Comunità Europea (tante volte si perdono i finanziamenti) è auspicabile che in futuro ci si orienti verso un minor numero di interventi che però aiutino concretamente gli escursionisti nei punti potenzialmente più pericolosi o impegnativi invece di continuare a far costruire chilometri di inutili passamano in legno (di scarsa durata) o migliaia di scalini (anche questi costituiti da tronchi di castagno più o meno spessi). In vari casi (probabilmente perché l’appalto ne prevedeva un certo numero) sono stati posizionati anche in tratti nei quali la pendenza è quasi inesistente e quindi, pur costando un bel po’ di soldi pubblici, non solo sono assolutamente inutili sono anche d’intralcio ad un comodo avanzamento.

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