giovedì 11 giugno 2015

Ulteriori notizie sui Viscuotti (biscotti di grano)

Oggi è difficile trovare quelli originali, duri “come pietre”, che si diceva potessero conservarsi per secoli. Ciò è quasi vero teoricamente ed è in parte dimostrato da un pilot biscuit del 1870 ancora intatto, conservato in un museo inglese, mentre il più vecchio hard tack tuttora esistente dovrebbe essere quello esposto in un museo danese, datato 1851. Purtroppo la tendenza moderna è quella di addolcire, blandire e ammorbidire tutto come se la gente non avesse più i denti e quindi abbondano quelli molto friabili, che si rompono appena stretti con una mano e che appena vedono l’acqua diventano una pappetta.

A bordo delle galee, un lauto pranzo era composto da bizcocho, un piatto di miele, uno di olive ed un altro, piccolo, di formaggio a fettine. Le razioni diarie per i privilegiati arrivavano fino a 26 once (circa 750g) ma in caso di necessità erano ridotte a 20 (560g) più una almueza de mazamorra. Credo sia indispensabile che spieghi questi due termini, intraducibili con una sola parola.
Almueza: quello che riescono a contenere le due mani affiancate, in posizione concava
Mazamorra: le briciole e i pezzettini che si staccano dai bizcochos e che restano alla base della provvista. In casi estremi dava solo mazamorra e abbiate presente che (i più delicati di stomaco saltino la fine di questa descrizione) "dopo aver scartato gli insetti, le larve, la paglia e gli escrementi di topi, non ne restava che la quinta parte". Il problema insetti (noi diremmo molto genericamente pappici) era talmente diffuso e sentito che uno dei nomignoli inglesi delle gallette è worm castle (castello di vermi).
In quasi ciascun idioma esiste un antico modo di dire che evidenzia l'importanza e l'imprescindibilità dei biscotti di grano per la sopravvivenza in mare, ma erano altrettanto fondamentali per i soldati in guerra ed il significato si può applicare a chiunque: "Embarcarse con poco bizcocho" * "'Mbarcarse senza viscuotte" * "Imbarcarsi senza gallette". Ci si riferisce a quelli che intraprendono una qualunque attività senza possibilità di riuscita per non avere mezzi sufficienti, o scorte, o attrezzi o, in senso lato, esperienza o capacità.
‘O Viscuotto è in giro da millenni, tant’è che gli Egiziani già producevano qualcosa di molto simile (dhourra cake), i Romani lo chiamavano bucellum, i crociati di Re Riccardo muslin bisket, in inglese hanno avuto poi vari nomi alcuni di uso proprio come ships biscuit, pilot cracker o il più generico hardtack, altri erano nomignoli e oltre il già citato worm castle c’era il molto significativo (in riferimento alla loro durezza) molar breakers (rompi molari). Alla fine del ‘500 la razione giornaliera dei marinai della Royal Navy britannica era costituita da un pound di hardtack e un gallone (circa 3,5 litri) di birra! F. R. de Chateaubriand (1768-1848) scrisse che durante il suo primo viaggio verso le Americhe cenava con un biscuit de vaisseau (galletta da galera), un po’ di zucchero e un limone.
In quanto alla durevolezza si porta come esempio il fatto che durante la guerra civile americana le truppe vennero alimentate con le gallette preparate 15 anni prima per guerra contro il Messico. 
Si dice che talvolta i soldati inglesi li frantumavano con il calcio del fucile e poi li bollivano ottenendo una specie di porridge, ma anche che furono usati tostati e ridotti in briciole finissime per ottenere un surrogato del caffè. 
Anche se Napoleone iniziò a introdurre i primi cibi inscatolati all’inizio dell’800, le gallette rimasero il cibo principale delle truppe fino alla I Guerra Mondiale.

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