venerdì 30 settembre 2016

Un tasso e un cervone, animali che difficilmente si vedono in giro

Comincio con quello più raro in Penisola Sorrentina, quasi impossibile da incontrare: un tasso europeo (Meles meles). Ne è stato trovato uno nella nottata di ieri 29 settembre a Roncato (Termini, Massa Lubrense), purtroppo morto, quasi sicuramente investito. Ecco la foto, precedentemente annunciata, scattata da Aldo Ercolano, che ieri mi ha segnalato l'evento:
Non mi sembra possano esserci dubbi in merito all’identificazione considerato il suo aspetto pressoché unico, caratterizzato dalla livrea brizzolata e dal muso a strisce bianche e nere, queste ultime sugli occhi. Un esemplare adulto può raggiungere i 70cm di lunghezza e i 12kg di peso. Questa in basso è invece una foto scaricata da internet, di tre simpatici esemplari per loro fortuna vivi e vegeti.
Non è certo il primo tasso censito in Penisola Sorrentina, quindi non è una novità, ma è una conferma del fatto che i tassi sono ancora sono presenti in quest’area. Parlandone al bar un qualcuno mi ha anche raccontato di altri avvistamenti pochi anni fa in zona Santa Maria della Neve, descrivendo l’animale (non conosciuto da tutti) con precisione, prima di aver visto la foto, ... indicazione che reputo affidabile e quindi riporto. Non come le tante segnalazioni di vipere lunghe ben oltre il metro (per molti qualunque serpente è una vipera) anche se gli esemplari adulti raggiungono solo i 60cm circa e solo in casi eccezionali arrivano ad essere qualche centimetro più lunghi.
Gli avvistamenti di tassi (mustelidi assolutamente non pericolosi) sono estremamente rari in quanto sono animali attivi quasi esclusivamente in ore notturne e passano la maggior parte della loro vita nelle gallerie-tana che essi stessi scavano. A chi volesse approfondire la conoscenza dei tassi (abitudini, distribuzione, alimentazione, ...), suggerisco di leggere questo interessante edettagliato articolo specifico pubblicato sul sito altovastese.it

L’altro avvistamento, non raro come il precedente ma senz’altro poco comune (in vita mia, con tutti i chilometri percorsi ne ho visti non più di 10), è quello di un cervone (Elaphe quatorlineata), colubride quasi mitico il zona dove è conosciuto con il nome di scurzunaroL’ho visto io stesso su Monte San Costanzo (Termini, Massa Lubrense) martedì 27 settembre, in zona molto aperta, ma si è subito  “dato alla macchia” (letteralmente). 
Sono riuscito a scattare una foto al volo riprendendo però solo la coda del cervone che scappava. Per quanto pessima possa essere, si distinguono le linee longitudinali, chiaramente simili a quelle della foto “buona” scaricata da internet (in alto). Di conseguenza, anche a freddo, ho avuto conferma della mia prima e immediata identificazione fatta in base al colore brunastro, la lunghezza e , soprattutto, per le distintive striature dorsali dalle quali deriva l’appellativo quatorlineata (con quattro linee).
Viene indicato come il più grande serpente italiano, robusto e talvolta lungo oltre 2 metri. Ha dato adito a numerose leggende fra le quali la più comune era quella che sosteneva che andasse a succhiare latte direttamente dalle mammelle delle vacche. Personalmente l’ho sentita in Penisola, ma ho letto che tale “fantasia” (di fatto impossibile) è diffusa anche in Calabria. Gli erpetologi descrivono il cervone come uno dei serpenti più mansueti che, neanche se infastidito, minaccia, attacca e tantomeno morde.
Non c’è alcun bisogno di ucciderlo!

1 commento:

  1. Ciao Giovanni, tempo fa ho avuto il "piacere" di incrociare sul mio cammino un Tasso mentre nelle tese per S.Maria del Castello prendevo la deviazione per Monte Comune.
    Era l'alba e lui non era granchè contento dell'incroci (mi "ringhio?" in faccia). Non ebbi il tempo di immortalarlo, giacchè al movimento di prendere il cellulare per scattargli una foto sparì fra i rovi...
    Ma confesso d'esser stato contento d'averlo visto.
    Saluti
    Bartolo

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