lunedì 19 dicembre 2016

I vegani intolleranti e le nuove "5 sterline"

Con tutto il rispetto per vegani e vegetariani si deve ammettere che alcuni di loro, per fortuna una minima frangia, stanno diventando estremisti, fanatici e antidemocratici, comportandosi talvolta come veri e propri terroristi.
Nel caso citato nel titolo la protesta è stata abbastanza civile, ma certamente assurda e insulsa, per lo più alimentata ed espressa online con i soliti commenti eccessivi. 
Riassumo i fatti per chi non ne fosse a conoscenza: a fine novembre, dopo che da un po’ circolava voce per la produzione delle nuove banconote da 5 sterline (UK) fosse stato usato anche grasso animale, un attivista ha chiesto “via Twitter” (siamo già alla follia) conferma di ciò alla Bank of England e nello stesso modo un solerte funzionario ha prontamente replicato che era vero e da qui parte il tam-tam mediatico, la notizia circola e giunge anche su varie testate straniere.
Ci sono considerazioni che, a mio modesto parere, sono dettate dal buon senso e che vanno contro la pretesa di questi integralisti di ritirare i 329milioni di pezzi da dalla circolazione.
Nel far circolare la notizia hanno praticamente travisato i fatti, lasciando intendere che decine, se non centinaia, di migliaia di animali sarebbero stati macellati per ricavare la quantità di sego necessaria. Un ricercatore ha fatto i debiti calcoli (li trovate qui, ma ve li riassumo) ed ha evidenziato che le “tracce” presenti in ciascuna banconota sono meno di 100 parti per milione, vale a dire 0.00007g considerato il loro peso (0.7g). Moltiplicandolo per i 329milioni di pezzi stampati si giunge alla conclusione che per la produzione della totale tiratura sono bastati circa 23kg (ventitre!) di sego, cioè la metà di quanto se ne può ricavare da un bovino adulto medio.
Qualunque essere umano pensante (e non invasato) è in grado di capire che certamente non si è scelto l’esemplare da “sacrificare ritualmente”, ma semplicemente si è utilizzato un insignificante parte di un derivato della macellazione a fini alimentari. Sappiate che nel Regno Unito vengono macellati 9,8 milioni di maiali, 18mln di tacchini, 945mln di polli 15mln di ovini e 2,6mln di bovini. 
Veramente qualcuno pensa che la ipotetica mezza vacca sacrificale” macellata per ricavarne il sego per le banconote sia un argomento di discussione serio?
Qual è il prossimo problema? Questa parte di vegani (minima, ce ne sono tanti altri più sensati e tolleranti) si rifiutano di maneggiare le nuove banconote e quindi ci sono già vari esercizi commerciali del settore vegano-vegetariano che hanno affisso cartelli con la dizione: "Non si accettano le nuove 5 sterline". 
Anche in questo caso ai più sorge il sospetto che si tratti di pura pubblicità perché è noto dalla notte dei tempi, o almeno da quanto è stato creato il concetto del danaro, che “pecunia non olet”. 
Non ci sono altri metodi di pagamento e altre pezzature? Questi stessi signori si rendono conto che nel corso della giornata vengono a contatto con tanti altri materiali, articoli, rivestimenti vari che contengono percentuali ben più consistenti di derivazione animali o vivono in un mondo di sola plastica e metallo? Ho omesso il legno in quanto, secondo logica, dovrebbero essere anche contrari al taglio degli alberi. Vorrebbero forse far bandire, oltre alle ovvie macellerie e pescherie, anche tutti gli altri commerci di prodotti che contengono o includono cuoio, pelli, setole, lana, per non parlare dei prodotti farmaceutici e profumi che oltretutto effettuano ricerche utilizzando animali vivi? Trovo giustificato solo quest’ultimo caso in quanto dei profumi si può fare tranquillamente a meno.
Hanno tentato di addurre anche motivazioni religiose, ma alla fine resta ancora il problema del loro modo di porsi, senza alcun rispetto per la democrazia e per i costi inutili che ricadrebbero sull’intera popolazione ... almeno sulla parte che paga le tasse. Lo 0,01% di una comunità non può “pretendere” ma chiedere e cercare di sensibilizzare altri in merito ad un dato argomento, perché se si volesse “accontentare” tutti (con richieste spesso contrastanti) non si andrebbe da nessuna parte. Per fare un esempio “natalizio” vi ricordate di quante polemiche sono sorte negli anni scorsi per presepe sì o no, bambinello di colore, crocifisso obbligatorio nelle aule anche se la scuola è ufficialmente laica, rispetto per ebrei, musulmani, ecc.?
Ricordo che anche da piccolo, prima di prendere decisioni per una qualunque attività si premetteva “La maggioranza vince”. 

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