mercoledì 16 agosto 2017

Navigatori satellitari e "turisti sprovveduti"


La foto è la prima delle 166 illustrazioni del piccolo manuale “Uso della carta topografica” (Cecioni, Istituto Geografico Militare, 3^ ed., 1987). Evidentemente anche i militari, che producevano le proprie carte e quindi le dovevano ritenere affidabili per i propri fini, suggerivano di “chiedere indicazioni”! Anche se l’immagine può sembrare ridicola e certamente datata, il consiglio è tutt’oggi valido, qualunque strumento usiate: navigatore, gps, mappa.
Chi non ha un minimo di buon senso non dovrebbe mai andare in giro affidandosi alle informazioni fornite dai “diabolici strumenti”. Per quanto questi possano essere utili fra le mani di persone di giudizio, per raccogliere informazioni e confrontarle con altre, se seguiti ciecamente dando per scontata la loro infallibilità possono portare a contrattempi, problemi e finanche a situazioni pericolose. 
Questa volta non mi riferisco ai gps usati da escursionisti, ma ai navigatori satellitari stradali che rispetto ai altri appaiono ancor più precisi e attendibili visto che il simbolo che rappresenta l’auto si trova sempre esattamente sulla strada (in effetti è ancorato).
Man mano che ci si allontana da autostrade, statali e strade principali, chi è attento comincia a notare strade inesistenti, dubbie o mancanti e di conseguenza presta più attenzione. Al contrario, quelli di fede incrollabile nel Tomtom o simile di turno imboccheranno senza esitazione stradine strette, scalinate e altri percorsi dove neanche loro, in mancanza di navigatore, si avventurerebbero mai.
La Penisola Sorrentina, dove risiedo, fornisce ogni giorno tanti di questi esempi anche perché molte stradine in effetti transitabili per piccole utilitarie non sono abbastanza larghe da consentire il passaggio a SUV e simili. Ci sono vicoli nei quali frequentemente i guidatori, una volta resisi conto che non sono sufficientemente larghi, hanno grandi difficoltà a uscirne a marcia indietro senza graffiare l’auto e non possono neanche uscire dall’abitacolo non avendo spazio per aprire l sportello (a meno che non abbiano una decappottabile o una monovolume con apertura interna della porta posteriore ...)
Proprio al lato di casa mia c’è un vicolo transitabile anche per un’auto di medie dimensioni ma chi la percorre, giunto a 10 metri dalla strada principale (che vorrebbe raggiungere), si trova di fronte a due rampe di scale! Arrivare fin lì può essere semplice ma, non essendo proprio rettilineo, a marcia indietro crea non pochi grattacapi. Molte volte, per loro fortuna, incontrano qualche locale che li dissuade prima di giungere a quel punto.
Scendendo lungo la strada principale (lungo la quale transitano anche grandi bus e camion) fra i due centri maggiori il navigatore consiglia di abbandonarla per prendere una traversa (in effetti stretta e con alcuni scalini) che permetterebbe di “risparmiare” un paio di centinaia di metri e a chi prosegue (visto che l’imbocco - per fortuna - quasi non si nota ed è pressoché impossibile) raccomanda la traversa successiva, con accesso più ampio e visibile, che però dopo una ventina di metri diventa anch’essa intransitabile.
Leggendo un post pubblicato su FB la settimana scorsa da una mia collega escursionista, ho appreso che i navigatori satellitari, non contenti delle informazioni stradali errate, ne forniscono anche per i sentieri ... ovviamente ancor più errate. Eccone un estratto:
“Rientrando dalla mia camminata, vicino alla pineta di Monte San Costanzo mi affianca una macchina con diverse persone a bordo fra cui un bambino.
Autista
: Andiamo bene qui per la spiaggia di Jeranto?
Risposta: No, qui fra poco finisce la strada. A: ma il TomTom mi dice che il sentiero inizia qui e che in 15 minuti a piedi saremo sulla spiaggia.R: (Non so se ridere o piangere ...) Qui siamo ad oltre 400 metri di quota, quindi come pensate di arrivare giù al livello del mare in 15 minuti? (almeno che non sappiate volare o abbiate istinti suicidi... ) Esiste un sentiero.. anzi due. Ma uno è poco evidente, pressoché impraticabile e assolutamente sconsigliato in discesa e l'altro, solo per chi è esperto, arriva a Nerano e poi ci sono altri 45 minuti a piedi..A: Come dobbiamo fare?R: tornate indietro e andate a Nerano, imboccate il sentiero e camminate. Comunque il percorso non è dei più semplici e ci sono tratti esposti e ripidi e lì non troverete bar, né ristoranti e neanche acquaA: Ma non abbiamo portato niente con noi ...
R: Potete comprare ciò che volete a Nerano prima di incamminarvi.
A: quanto tempo ci vorrà a piedi? (di nuovo)
R: (dopo averli osservati) Ripeto, non meno di 45 minuti.A: Non può essere. Qui dice 15 minuti (sempre TomTom, presumo in discesa verticale ...).
N.d.r. - In linea d’aria ci sono circa 1.000m fra il punto in cui si trovavano (P) e la loro meta (A), ma con quasi 450m di dislivello e passando sul mare. L’itinerario più breve per sentieri “ufficiali” (evidenziato in mappa) è di circa 3 km con quasi 500m di dislivello in discesa. 

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