martedì 21 novembre 2017

La “comida corrida” (il pranzo di corsa)

Chi è stato almeno un volta in centroamerica e in particolare in Messico avrà certo visto mille di questi annunci all'esterno di piccoli ristoranti, fondas, cafeterías, loncherías .... La comida corrida, come dice il nome stesso, è l'antesignana del fast food, con la differenza che si tratta di un pasto completo e in genere di gran lunga migliore e più salutare degli omologhi moderni.
Il pranzo è a prezzo fisso (irrisorio rispetto ai ristoranti veri e propri) ed è molto vario e sostanzioso, lontanissimo da un seppur economico piatto unico.
Si inizia con una scelta fra due o tre primer tiempo brodosi, di solito zuppa e/o crema di verdure e un consommé con fideos (da vermicelli a capelli d’angelo, spezzati); subito dopo si passa alla scelta del segundo tiempo secco che sempre comprende una porzione di riso mentre le ulteriori scelte vanno dalla pasta, ai chilaquiles, ai tacos, ecc.
Con il tercer tiempo siamo invece al piatto forte per il quale, in alcuni posti molto frequentati, la scelta può non limitarsi alle solite due o tre proposte ma essere molto varia ed in questo caso i piatti sono talvolta divisi in fasce di prezzo, con un supplemento da pagare per pietanze di pesce o carni "migliori".
Sono sempre inclusi gli immancabili frijoles (fagioli, serviti contemporaneamente al piatto forte), pane o tortillas, salsa (forte) verde e/o rossa (la verde è di solito la più piccante), spicchi di limo, o limetta che dir si voglia, e agua fresca (acqua insaporita con il succo di limo, arancia, tamarindo, mango, papaya o altri frutti, ma è molto comune anche il carcadè - conosciuto come agua de Jamaica - e la horchata che non è orzata, ma una bevanda a base di farina di riso, zucchero, cannella, late e vaniglia, in questo caso allungata con acqua). 
(nella foto a sx, la crema de cilantroagua de Jamaica e salsa verde).
Questa è la base pressoché imprescindibile, molti includono un semplicissimo e piccolo dolce, altri anche il caffè.
Passiamo ai prezzi ... in queste due settimane, girovagando in aree non poverissime e nei pressi delle aree turistiche, ho visto parecchi menu fra i 50 e i 60 pesos (MXN), ho mangiato 3 volte (bene) al centro da Manolo, a un paio di isolati dallo Zocalo, per 54 MXN, tante volte ancora meglio a Coyoacán (zona più cara dove si trova anche la famosa casa-museo di Frida Kahlo) a La terminal, piccolissimo ristorante molto tradizionale aperto dal 1930, per 75 MXN. Considerate che al cambio medio attuale 85 MXN (75 + 10 di mancia, considerata lauta e del resto è quasi il 15%) equivalgono a 4 euro! 
Oggi ho mangiato:
primer tiempocrema de cilantro (coriandolo)

segundo tiempo: riso appena macchiato di pomodoro con mezza banana tagliata a fette (!)

tercer tiempo (foto a sx, con frijoles e e salsa verde): nopales con formaggio e insalata mista che comprendeva lattuga, pomodori, fette di arancia, cetriolo e jicama (patata messicana) 
Il nome nopal si riferisce sia di una specie locale di fico d'India, sia ai suoi cladodi (le pale, che non sono le foglie divenute invece spine) che si cucinano in vari modi.   
Il tutto accompagnato da agua de Jamaicafrijolessalsa verde, ed  ho rinunciato alla gelatina (inclusa nel prezzo) che rappresentava il dessert.
Ho scelto La Terminal perché è sempre affollatissimo di studenti, operai e famiglie, vende anche comidas da asporto, dalle 14 alle 17 c'è sempre la fila fuori e avvicinandosi l’orario di chiusura (fra le 19 e le 20) ci sono solo pochi piatti ancora disponibili; tutti elementi positivi per i miei criteri di scelta.
Certo, bisogna adattarsi agli spazi limitati e alla velocità del servizio ... la comida è veramente corrida! I primi, essendo due minestre sono preparati in quantità enormi e tenuti sempre caldi, così come i secondi. Appena ci si siede arriva il menù, acqua e pane o tortillas e viene chiesto cosa si preferisce di primo e secondo. Mentre il cliente sceglie il piatto forte (se non lo ha già fatto) arriva il primo e parte la comanda per il tercer tiempo. Quando si sta per finire il primo già il secondo è sul tavolo e quando questo è quasi terminato arriva il piatto forte accompagnato da una piccola porzione di frijoles.
Considerato un tempo medio di permanenza al tavolo di 20-30 minuti, direi che nella sala di una quarantina di posti si servono almeno 400-500 pasti al giorno ... il che spiega come possano mantenere prezzi bassi e buona qualità. I tavoli centrali sono per 2 e possono essere uniti ai laterali (per 4) accomodando così 6 o 7 persone. 
Nella foto a sx (scattata in mattinata, quasi senza commensali), sul bancone si vedono le coppette con le gelatine di vari gusti coperte da una tovaglia, faccia al bancone si trova la barra che può ospitare altre 3 persone e sulla lavagna sono indicati i primi del giorno. 
In cucina ho visto 5 o 6 addetti che preparano i piatti forti al momento, mentre un paio di camerieri si muovono freneticamente in "sala". In questi posti talvolta si deve condividere il tavolo, in altri casi viene chiesto il consenso, ma se c'è fila è molto apprezzato chi, come me, invita il cameriere a far sedere i primi della fila al proprio tavolo, limitando la loro attesa e creando l'occasione per scambiare due parole con autentici locali. 

Nessun commento:

Posta un commento